Poesie
di Antonio Fabi
TRAGICO RISO
Scherzi mitologici e altri epigrammi
di Antonio Fabi
con due
illustrazioni originali di Bruno Cerboni Bajardi
Manni (2005)
ALTRE FORME CORTESI
di
Antonio Fabi
MADRIGALE
Gotici campanili blu svettanti,
che da lontano vede il pellegrino;
e sculture aggettanti,
che uniscono il diabolico e il divino;
bellezza astratta, come austera fuga
di note sfavillanti.
La fronte per l'impegno si corruga
volendo cogliere ogni sensazione
con follia e con ragione.
Il fragile papiro ora si asciuga,
e, parimenti, si secca l'inchiostro;
è una mia decisione:
voglio solo mirar quello che è Vostro,
che mi conquista e vieppiù m'incatena,
con la forza di un rostro,
allo scoglio, mirabile sirena.
PARAFRASI SATELLITARE
Guarda che luna- dice Buscaglione;
ma non vedeva, né mai vide te.
Per questo, io riprendo la canzone:
ti guardo e già mi sento come un re.
Ma regno e trono darò alla nazione,
scettro, diadema e tutto quanto c’è,
pur di farti del cuore mio regina;
anche se non c’è luna senza spina.
OTTAVA ORFICA
Grazie, mia divinissima delizia,
per il dono, più che incommensurabile,
dell' attenzione tua e dell'amicizia
che mi confermi. Sei desiderabile,
portatrice di gioia e di letizia,
bella, brillante, grande amica amabile.
E molto più d'Orfeo per Euridice
è l'amor mio per te: sono felice.
ALLEGRO CON BRIO
Va bene, va bene: t’incontrerò presto.
Se avrò l'occasione sarò molto lesto,
e andrò come un matto correndo per tre.
E, appena arrivato, dirò tutto il resto...
ma il tempo non passa; ed io soffro,
ahimè.
Comprendi il mio stato da questo mio
testo:
amata immortale, compongo per te.
INCONTRO NON CASUALE
Salve, signora, vi vedo di nuovo
e vi ringrazio per ciò che mi dite.
E, con questa quartina,
adesso provo
ad inviarvi rime ancor più ardite.
PROGETTO
Sei tu che mi incanti, stupenda Falena.
Orsù, quanti cuori per te sono in pena?
Sei opera d'arte gentile e sublime:
per te comporrò le più liriche rime.
PICCOLA STANZA SIMMETRICA
Sei musica, per me; dolce figura,
anzi l’insieme di tutte le arti:
quadro stupendo, somma architettura,
marmo scolpito. Io voglio adorarti,
come s’adora la bellezza pura.
NON FACCIO PER VANTARMI ...
Vorrei un giorno di trentasei ore,
per meglio organizzare la giornata.
Quindici almeno le esige l'Amore;
dieci Morfeo, vista l'età avanzata.
Con le altre undici cosa farei?
Musica e versi dedicati a Lei.
TROPPA GRAZIA
Perché tu mi ringrazi? Certo è vero
che sono i versi miei merce preziosa;
Ma per te è poca cosa:
tu vali quanto l'universo intero.
IMPETO
Rosa purpurea tu sei deliziosa:
tutta ti coprirei di baci languidi
e giocherei con i tuoi seni candidi.
Farei per te più di qualunque cosa,
per te, purpurea dea, purpurea Rosa.
GLORIOSUS
Inferno, gelo, turbini e cicloni
non temo ed io li affronto se ho nel petto
quelle meravigliose sensazioni
che mi procura già il tuo solo aspetto.
E, se altro privilegio mi concedi,
il mondo intero porterò ai tuoi piedi.
SONETTO POMPOSO MA NON DI CIRCOSTANZA
Solo per Voi, amica mia diletta,
che mi degnate delle vostra stima,
io posso improvvisare qualche rima
che non sia resa indegna dalla fretta.
Voi abitate in alto, proprio in cima
a una dimora divina e perfetta,
che a una gran dama di diritto spetta,
che svetta sempre ed è sempre la prima.
Essere scelto per poter cantare
tanta bellezza e tanta immensa classe,
un grande dono, un miracolo pare.
Ecco, dunque, che dalle mie matasse,
si scioglie il filo con cui celebrare,
con archi, fiati, timpani e grancasse,
come se musicasse
Franz Joseph Haydn la Vostra gloria immensa:
non è, la mia, dedizione melensa.
IN STILE ANTICO
Ti manifesto la mia ammirazione
con rime nuove e sempre musicali.
La tua divina, angelica fazone,
il tuo volto e il tuo corpo senza eguali
m’ispirano, diletta e augusta Musa;
come Marramachiz ti fo le fusa.
PENSIERI E FORME
Ritieni tu che buona poesia,
Musa incantevole, Diva statuaria,
sia questa stanza calorosa mia?
La domanda non è campata in aria;
ma tu sei arte vera, grande, pura,
perché sei prassitelica scultura.
QUESITO
Scrivo per te e per le labbra tue,
per ogni bacio che mi mandi caldo,
il che mi piace molto e sempre piue*;
ti sembro un cavaliere od un ribaldo?
*arcaismo che prendo dal Boiardo, dal Pulci e da altri Autori
TRAME
Che cosa dire della tua beltà,
della tua grazia e dell’immensa classe?
Che superi Afrodite? E’ verità;
ma ciò non basta, poiché altre matasse
di versi arditi come fili d’oro
filerà il mio telaio, ch’io t’adoro.
AD LIBITUM
Dimmi pur tu cosa vuoi che io scriva:
io posso improvvisare sull’istante,
ché sembianza fiabesca da te arriva,
gioiello vivo, di vivo diamante.
Se Tiziano facesse il tuo ritratto,
supererei, coi miei versi, il suo atto.
SCONFITTA ONOREVOLE
Tu mi rapisci, non posso fermarmi;
mi arrendo a te, in questa dolce resa,
ché non ho forze né possiedo armi,
onde trionfi tu nella contesa.
Concedimi (la Musa mi perdona)
d’inghirlandarti con la mia corona
CITAZIONE
Se dovessi ingoiare un coccodrillo
per il tuo amore (come dice Amleto),
lo farei, ché non sono affatto brillo brillo;
ma cotto sì, di te, e ne sono lieto.
RITRATTI
Le immagini già parlano da sole:
sole tu sei, ma pure luna e stelle.
Perciò, l’animo mio gioisce e vuole
ch’io dica ciò che avverto sulla pelle.
Brividi avverto, e ne sei tu la causa.
Io t’amerò per sempre, senza pausa.
AMORE E SPORT
Il niente tuo è tutto e ancor di più:
col cibo degli dei sembri nutrita.
Dal monte Olimpo guarda verso giù,
poi fammi meno dura la salita.
STANZE ROMANTICHE
1
EPIGRAMMA PASSIONALE
Va bene, questa volta mi ci impegno:
voglio darti il mio cuore e il mio cervello,
fino a quando il tuo angelico coltello
distruggerà il mio corpo e anche il mio ingegno.
2
EPIGRAMMA EROTICOMICO
Ogni giorno, divina, il mio nirvana
io sogno, ossia le forme tue sublimi;
e il tuo viso da tutto mi risana;
e il tuo seno ed i tuoi bei fianchi opimi.
Altro che kamasutra! Sei manuali
pubblicherei sui rapporti sessuali.
3
VA SEMPRE BENE
Dolce e chiara fanciulla, sei diabolica?
Meglio così: sono mefistofelico.
Non mi verrà di certo alcuna colica.
Sei più scultorea d'un marmo pentelico.
4
COMPLESSO VITAMINICO
Rinfrancato dalla tua fresca ebbrezza,
dai tanti baci che m'hai regalato,
ricambio solo con una carezza,
ma lunga e calda, tesoro adorato.
Se tu vorrai, carezze e baci ancora
io ti darò, ché il fuoco mi divora.
5
A LA QUIXOTE
Io sono cavaliere senza macchia
ma anche cavaliere senza dama.
Rispetto a te, chi scrive è una cornacchia,
ma con gran voce a questo punto esclama:
"Di macchiarmi non ho certo paura,
se per te provo una passione pura".
6
CENNI DI STORIA DELL´ARTE
Mi ricordi la Venere di Milo
ed anche quella che il sommo Tiziano
dedica a Urbino, magica città.
A entrambe ti congiunge un aureo filo
divino, ma profondamente umano.
La tua vaghezza è nuova civiltà.
La mia Vittoria sei di Samotracia;
ti voglio conquistare. Troppa audacia?
7
QUESITO
Non sono troppo audace?
Ebbene: ciò mi piace.
Signora, siete amabile;
ritenete probabile
che il mio corteggiamento
conduca a un lieto evento?
8
SPIEGAZIONE
Lo sai perché la metrica ti piace?
Secondo, almeno, l'opinione mia,
tu sei colta, dinamica e sagace;
ma, soprattutto, sei tu poesia.
9
RESISTENZA
Bisogna aver pazienza;
mi aiuta la speranza:
pazienza con costanza,
unita alla coscienza
della ta importanza.
Perciò, con diligenza,
metto a posto la testa
prima della tempesta.
Già sento l'uragano:
è, il mio, un sentore vano?
Ti vedo, finalmente, e ispirazione
subito nasce dalla tua figura.
Vorrei cantare sempre a profusione
la grazia tua, che ora è tentazione.
LE MIE STANZE CHIUSE
Chiedo venia, signora, al tuo buon cuore;
ma giuro sul mio onore,
che impegni quotidiani e affaticanti
m'impedirono, un po', d'andare avanti.
Ora, per tutti i santi,
riprendo, qui, per voi, con sommo ardore.
Sto lavorando, infatti, su due tavoli,
aiutato da tanti amici diavoli.
Da troppo tempo non ti vedo e, inquieto,
mi domando, da vecchio adolescente,
perché se osservo te son sempre lieto
e il resto mi rallegra poco o niente.
Quanto è dolce vederti questa notte,
perché sei nettare e divina ambrosia.
Della bella Afrodite sei la sosia;
con te vorrei condurre lunghe lotte.
TENACIA
Se tu sei vento io sarò bufera;
se sarai pioggia io sarò torrente;
se sarai notte sarò la tua sera;
se giorno io sarò sole nascente.
Se sarai Laura, sarò Petrarca,
se sarai Tanathos, sarò la Parca.
Ma, se tu accetti la mia devozione,
sei e sarai la mia resurrezione.
Ogni sera, a un tuo cenno, mia diletta,
donerò a te i più bei versi d´amore,
con il mio stilo su una tavoletta,
o su un papiro, come è di rigore.
Ma se vuoi che io adopri la tastiera,
la suonerò per te, mia baiadera.
Più fredde sono e più sono brucianti,
fino al punto di togliere la vista:
lacrime abbacinanti,
acqua al dolore mista.
Lacrime non versate,
come pietrificate,
non offendono mai la vista e il viso.
Volto senza sorriso.
PAROLE SENZA ROMANZA
Confesso, mia signora: questa stanza
frequento con la massima attenzione,
anzi, con interesse e devozione
per la Vostra finissima eleganza.
Benché sia nota tale posizione,
gia espressa nella prima mia romanza,
con le sole parole questa danza
voglio ballare in più d’una occasione.
La spuma e l'onde che rendeste d'oro
saranno testimoni del miracolo
di Teti, Venere e dee come loro.
Non c'è bisogno di nessun oracolo:
con somma grazia e altrettanto decoro,
uscirete dal mare senza ostacolo:
che stupendo spettacolo:
tutti, in Olimpo, in Ida ed in Parnaso
s'inchineranno; e, certo, non a caso.
Programmi di viaggio
Vi seguirò perfino all'equatore,
o, se vorrete, fino a entrambi i poli.
Riusciremo, in tante lunghe ore,
a rimanere indisturbati e soli?
|